
OSPEDALE MAGGIORE DI BOLOGNA
Studio di efficientamento del sistema di produzione e distribuzione di acqua refrigerata
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Con lo scopo di individuare opportunità di efficientamento energetico presso l’Ospedale Maggiore “Carlo Pizzardi” di Bologna è stato eseguito uno studio con modellazione del sistema di produzione e distribuzione di acqua refrigerata.
Conversione rete a portata variabile
Il sistema è stato ottimizzato introducendo regolazioni a portata variabile per la rete di distribuzione e razionalizzando l’esercizio dei chiller esistenti. L’Introduzione di pompaggi dotati di inverter e di valvole di regolazione a due vie nelle sottocentrali permette di sfruttare due logiche di modulazione, ovvero secondo differenziale di temperatura e di pressione tra mandata e ritorno, migliorando l’equilibrio di rete e garantendo le portate di progetto alle utenze e riducendo i consumi elettrici.
Modalità gestione dei chiller
È stata poi condotta una simulazione delle diverse possibilità di gestione dell’esercizio dei chiller. L’obiettivo era quello di valutare quale modalità di funzionamento in cascata dei gruppi frigoriferi fosse preferibile al fine di garantire il massimo rendimento delle macchine in ogni momento. I dati di input per le analisi comprendono i valori di EER dei chiller installati in centrale e i report sul carico e sulla potenza frigorifera richiesta dalla rete nel corso dell’anno (forniti dal Cliente). La simulazione ha mostrato come l’attuale gestione dei tre chiller arrivando al 100% del carico risulti poco efficace, in quanto porta le macchine a lavorare al massimo delle potenzialità per la maggior parte del tempo.
Contrariamente, il grafico dei rendimenti dei chiller mostra migliori valori di efficienza (anche superiori a 10) in corrispondenza di carichi parziali tra il 30% e 60%. La presenza in centrale di un assorbitore non fa che accentuare il vantaggio della logica a carico parzializzato in quanto riduce la potenza richiesta ai chiller meccanici.
Efficienza dei chiller al variare del carico |
Per questo motivo è stata proposta una logica di esercizio che vede il funzionamento in priorità dell’assorbitore e l’inserimento dei chiller in cascata al superamento del 50% della potenza di ciascuno. Per la valutazione dei benefici attesi con la gestione parzializzata, rispetto all’attuale in cascata pura, è stata condotta una analisi puntuale sulle 8760 ore di funzionamento lungo un’annualità, in modo da considerare la variazione di COP in base al carico e al periodo stagionale di funzionamento dell’assorbitore (tra aprile e ottobre).
Assorbitore acceso, chiller inseriti in cascata al 50% del carico |
Conclusioni
Il risparmio elettrico conseguibile con le migliorie proposte nello studio è superiore al 21% su base annua. Traducendo tale risparmio in energia primaria (TEP) si ottiene la situazione riportata in tabella.
Per avere una visione più approfondita dello studio, in cui si sono valutati anche altri interventi qui non esposti, si rende disponibile al link la relazione tecnica completa.
Qua sotto il link per la relazione completa:
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